gen302017

Uso di antibiotici negli animali, parere congiunto di Ema e Efsa

La resistenza batterica è una delle maggiori minacce alla salute pubblica e l'uso degli antibiotici negli animali è delle cause del problema. Ridurre l'uso degli antibiotici in allevamento, limitandoli al minimo necessario per trattare le infezioni, è una questione di cruciale importanza per il futuro.

Gli esperti di Ema e di Efsa hanno condotto una revisione delle misure adottate dall'Unione Europea per ridurre l'uso degli antibiotici in allevamento e hanno concluso che non esiste un'unica strategia di successo. Il risultato dovrebbe essere infatti raggiunto attraverso un approccio integrato che tenga conto dei sistemi di produzione locali e che coinvolga tutti i maggiori stakeholder.
Dovrebbero essere stabiliti degli obiettivi nazionali per ridurre l'uso degli antibiotici al minimo necessario per trattare le infezioni; a parte casi eccezionali il loro uso profilattico dovrebbe invece essere abbandonato in favore di misure alternative, tra le quali vaccini, probiotici, prebiotici, batteriofagi e acidi organici.
Esiste anche la necessità di ripensare l'intero sistema delle pratiche di allevamento per prevenire la diffusione delle malattie e considerare metodi alternativi che possano ridurre la necessità di somministrare questi farmaci.
E dal momento che sono poche le nuove molecole attualmente in sviluppo, gli antibiotici devono essere usati con cautela sia negli animali che nell'uomo. Le molecole di importanza critica per l'uomo dovrebbero essere impiegati negli animali solo come ultima risorsa. 
Gli esperti concludono che sia ragionevole credere che la riduzione dell'uso degli antibiotici negli animali d'allevamento destinati all'alimentazione umana si tradurrebbe in un generale calo delle resistenze batteriche; l'attenzione verso il fenomeno dovrebbe essere quindi promossa a tutti i livelli, ma in particolare presso veterinari e allevatori.

Nel febbraio del 2017 Efsa e l'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) pubblicheranno il loro rapporto annuale sulla resistenza batterica.
Gli enti stanno inoltre lavorando insieme a Ema su un report, atteso per luglio 2017, che valuterà il legame tra uso di antibiotici e fenomeni di resistenza.
Per la fine dell'anno, inoltre, le tre agenzie proporranno una lista di indicatori utili al monitoraggio della diminuzione delle resistenze batteriche e dell'uso di antibiotici in animali da allevamento, alimenti e uomo.

Stefania Cifani